10 comuni sintomi che caratterizzano la Sindrome dell’Ovaio Policistico (PCOS)

Ogni mese rivivi l’angoscia di chi non sa se il suo ciclo farà capolino o meno.

L’ansia di chi non può prevedere se all’improvviso verrai colta dai dolori mestruali o da un flusso torrenziale.

Potrebbe accadere mentre sei a cena con amici, durante un viaggio, durante una lezione all’università o tra i banchi di scuola.

Ogni mese fai i conti con il tuo senso di inadeguatezza ed un test di gravidanza negativo.

Il disprezzo per il proprio corpo perché non risponde come dovrebbe o come ci si aspetta, le emozioni contrastanti che ti assalgono ogni volta che una persona a te cara ti annuncia di essere in dolce attesa, l’imbarazzo che provi ogni volta che ti chiedono “Quando farete un bambino?”

Forse sei convinta di essere la sola a vivere con angoscia l’instabilità emotiva di un ciclo ballerino e difficile da prevedere.

Sappi che non è così perché 1 donna su 10 soffre di Sindrome dell’ovaio policistico: una sindrome causata da uno squilibrio ormonale e metabolico che rappresenta la principale causa di infertilità nel mondo.

Una sindrome spesso sottovaluta anche dal medico che nel darti la notizia avrà con buona probabilità minimizzato senza spiegarti che dovrai conviverci tutta la vita e che può avere un notevole impatto emotivo, economico (dal punto di vista medico) e può portare all’obesità.

E’ per questo che voglio prenderti la mano e raccontarti tutto quello che non ti è stato detto sulla PCOS.

I 10 segni caratteristici della PCOS

Esistono dei criteri per stabilire se soffri o meno di questa sindrome, naturalmente per fare diagnosi di PCOS non è necessario che siano presenti tutti i segni elencati di seguito, ma è anche vero che non è sufficiente dire di avere un ciclo irregolare o un’amenorrea per parlare di PCOS.

Cicli irregolari o assenti possono dipendere anche da altre cause. Così come non si può fare diagnosi di PCOS semplicemente perché a livello ecografico sono presenti delle microcisti ovariche in assenza di altri criteri diagnostici come quelli indicati di seguito: 

1. Ovulazione e/o cicli mestruali irregolare

Chi soffre di PCOS può avere cicli mestruali lunghi o irregolari, ovulazione sporadica o mancante (oligo-ovulazione o anovulazione, rispettivamente) amenorrea (assenza di un periodo) o sanguinamento uterino disfunzionale (spotting). Inoltre, un’ecografia pelvica può mostrare un aumento dell’ispessimento del rivestimento endometriale dell’utero. L’ecografia può anche mostrare ovaie di dimensioni aumentate rispetto alla norma e ricoperte da una serie di formazioni simili a cisti che spesso assomigliano a un “filo di perle”.

2. Infertilità

Questo può essere uno dei sintomi più stressanti e preoccupanti per chi soffre di PCOS ed è alla ricerca di una gravidanza

3. Irsutismo

Con questo termine si indica una crescita eccessiva di peli sul labbro superiore, sul mento, sul petto, sull’addome e/o sulla schiena, esattamente dove la maggior parte delle donne non lo desidera.

4. Perdita di capelli

Un po’ un’arma a doppio taglio, vero? Oltre all’eccessiva crescita di peli in luoghi indesiderati, la PCOS può anche causare il diradamento dei capelli sul cuoio capelluto e in alcuni casi la calvizia.

5. Acne

Gli sfoghi possono essere moderati fino a gravi. Possono anche manifestarsi in età adulta quando credevi di aver lasciato alle spalle l’acne adolescenziale.

6. Obesità e sovrappeso

Almeno il 50% delle donne con PCOS soffre di sovrappeso o obesità. L’aumento di peso è associato a disturbi metabolici per cui spesso si osserva insulino-resistenza o pre-diabete fino anche al diabete. Un luogo comune vuole che le donne con PCOS siano tutte in sovrappeso, ciò non è vero perché anche chi è normopeso può soffrire di PCOS, può comparire addirittura anche in chi è sottopeso.

7. Oscuramento della pelle

Questa iperpigmentazione, chiamata acanthosis nigricans, è solitamente evidente dietro al collo, intorno all’inguine, sotto il seno. Spesso è confusa con scarsa igiene e si pensa che lavandola vada via, in realtà è un segno di iper pigmentazione che si manifesta quando si ha alterazione del quadro metabolico (insulino resistenza, pre-diabete o diabete)

8. Segni della pelle

Sono piccoli lembi di pelle in eccesso crescono tipicamente intorno all’ascella (ascelle) e/o all’area del collo.

9. Depressione

Come ho già detto e come sai anche tu che lo vivi ogni giorno sulla tua pelle, l’angoscia causata dai sintomi della PCOS può portare a sentirsi depresse, sebbene la depressione o l’ansia possano essere sintomi in sé e per sé. Inoltre, le donne con PCOS spesso sperimentano un desiderio sessuale basso o assente e una minore tolleranza allo stress.

10. Test di laboratorio anormali

A livello ormonale la PCOS è caratterizzata da alti livelli di androgeni in particolare di Testosterone.

Alti livelli di Testosterone si associano di frequente a livelli elevati di LH e livelli bassi di FSH. Se il rapporto LH/FSH è maggiore di 2 abbiamo già una positività per questa sindrome. Un rapporto normale fra questi due ormoni è di 1:1

LH alto promuove la sintesi del testosterone, al contrario un FSH basso non permette di selezionare il follicolo dominante e ciò causa anovulazione cronica. Di frequente si osserva anche un’ormone DHEA più alto della norma.

A livello metabolico è frequente riscontrare un’insulina a digiuno alterata ed insulino resistenza.

4 profili per la PCOS

Esistono a volte situazioni borderline in cui nonostante la presenza di uno e più dei 10 sintomi indicati, gli ormoni sono nella “norma”. Ciò accade perché esistono ben 4 profili per la PCOS:

1.     Profilo completo: Livelli alti di androgeni + cicli irregolari (oltre i 36 giorni) + ovaio micropolicistico

2.     Profilo classico: Livelli alti di androgeni + cicli irregolari (oltre i 36 giorni)

3.     Profilo ovulatorio: Livelli alti di androgeni + cicli regolari + ovaio micropolicistico

4.     Profilo normoandrogenico: profilo ormonale nella norma + cicli irregolari (oltre i 36 giorni) + ovaio micropolicistico

 

Le cause della PCOS

Ad oggi non si conoscono le cause precise che portano alla PCOS ma sembra intervenire una combinazione di fattori genetici e ambientali.

I più noti sono:

  • Avere il diabete gestazionale in gravidanza, può predisporre la propria figlia a sviluppare PCOS;
  • L’esposizione a sostanze chimiche che alterano il sistema endocrino (BPA)-        Diabete o sindrome metabolica nei parenti di primo grado;
  • Infiammazione intestinale, come IBS, SIBO o intestino permeabile (perché causano infiammazione cronica);
  • Livelli più elevati di stress ossidativo;
  • Presenza di patologie autoimmuni;
  • Ipotiroidismo.

PCOS e insulino-resistenza

L’insulino-resistenza è sia un sintomo che una potenziale causa della PCOS.

L’insulina è un ormone secreto dal pancreas in risposta alla glicemia. Quando mangi pasti ricchi in carboidrati (pane, pasta, frutta, farinacei, dolci etc), questi vengono scomposti in zuccheri semplici ed entrano in circolo nel flusso sanguigno. L’immissione di troppi zuccheri causa un aumento della glicemia. In risposta a questo aumento della glicemia, il corpo pompa l’insulina dal pancreas. L’insulina aiuta a trasportare lo zucchero fuori dal flusso sanguigno e lo fa entrare nelle cellule, dove può essere utilizzato come energia.

La resistenza all’insulina invece si comporta come un orologio rotto. In sostanza, il pancreas continua a produrre insulina, ma il corpo smette di ascoltare. Ciò può portare sia a livelli elevati di insulina (perché il pancreas continua a produrne di più) che a livelli elevati di zucchero nel sangue, poiché l’insulina non sta facendo il suo lavoro di spostare lo zucchero dal flusso sanguigno alle cellule.

La resistenza all’insulina è spesso il primo passo verso lo sviluppo del diabete di tipo 2 e l’aumento di peso, che è più difficile da perdere.

L’insulino-resistenza è molto comune nella PCOS: anche nelle donne non obese con PCOS.

Ciò che ancora non si sa per certo è se la PCOS provoca l’insulino-resistenza … o la resistenza all’insulina provoca la sindrome dell’ovaio policistico.

Livelli alti di insulina stimolano le ovaie a produrre più testosterone. Allo stesso tempo, alti livelli di testosterone nelle donne portano alla resistenza all’insulina e all’aumento di peso.

Essere in sovrappeso con PCOS intensifica solo i problemi metabolici.

Le cellule adipose in eccesso rilasciano acidi grassi nel flusso sanguigno i quali vengono facilmente ossidati in una donna con PCOS poiché soggetta ad un maggior stress ossidativo. Gli acidi grassi ossidati, danneggiano i tessuti.

Si crea un altro circolo vizioso in cui lo stress ossidativo aumenta la produzione di testosterone che a sua volta  aumenta la resistenza all’insulina.

La PCOS è anche una sindrome infiammatoria e questa infiammazione aumenta ulteriormente la resistenza all’insulina e il grasso viscerale addominale. L’infiammazione altera anche gli ormoni della “fame e sazieta” (leptina e grelina), rendendo il corpo sordo ai segnali di sazietà e favorendo un continuo senso di fame.

 

PCOS e il microbioma

Il microbioma è l’insieme  di batteri che vivono nell’intestino e svolgono ruoli vitali nella digestione, nel metabolismo, nella produzione di ormoni e nella comunicazione tra i sistemi corporei.

La PCOS influenza anche la qualità del microbioma.

Il test delle feci ha mostrato che il microbioma delle persone con PCOS era meno vario e aveva una composizione alterata rispetto ai controlli sani, si era creata una situazione di disbiosi.

La disbiosi può promuove ancora più infiammazione, così come allergie e autoimmunità.

Un microbioma disbiotico può contribuire a un ulteriore aumento di peso e all’insulino-resistenza, alimentando ulteriormente gli androgeni in eccesso.

Obesità e Disbiosi sono 2 aspetti comuni nella PCOS.

Entrambi aumentano direttamente la permeabilità intestinale, promuovono la resistenza all’insulina, che favorisce un aumento nella produzione di testosterone nelle ovaie, creando PCOS, che compromette l’ovulazione e promuove un’ulteriore dominanza degli androgeni.

PCOS e Dieta Core

La PCOS non è una sindrome che sparisce da sola, questo credo tu lo abbia capito.

L’approccio migliore per gestire questa problematica è un approccio che tenga conto di tutto quanto descritto fino ad ora, ossia la gestione dello stress ossidativo, la risoluzione dell’infiammazione, il miglioramento della qualità del microbiota, l’esposizione a xenobionti (BPA) che possono influire la produzione ormonale, il riequilibrio ormonale e la calma glicemica.

Dieta Core è per definizione un approccio a 360° e viene sviluppato intorno alla paziente con l’obiettivo di identificare in primis ciò che alimenta la TUA PCOS per agire poi sulla causa del problema e per offrirti un protocollo alimentare che sia terapeutico e non una semplice dieta che se mal impostata, non risolverebbe al 100% le problematiche di cui ti ho parlato fino ad ora.

L’idea alla base della Dieta Core è semplice: devi “affamare”, togliendo cibo, le cause del tuo problema.

E devi “nutrire”, assumendo cibi che le stimolano, le funzioni biologiche che contrastano il tuo problema.

Ciò che alimenta la Tua PCOS è strettamente soggettivo.

Lo stress?

La Disbiosi?

L’insulino- resistenza?

L’infiammazione?

Una volta capito questo, insieme andremo a definire cosa devi eliminare o ridurre per “affamare” il tuo problema. E cosa inserire per iniziare a combatterlo.

E’ un processo che richiede un po’ di impegno all’inizio ma che ti garantisce risultati più di ogni altra alternativa.