Quell’errore (Non Trascurabile), che non ti permette di  gestire la tua Malattia Autoimmune


A volte è facile commettere l’errore di rimanere intrappolate nella macchina delle cure farmacologiche.

Soprattutto quando si combatte ogni giorno con il dolore cronico, la stanchezza, l’ansia.

Potresti essere una persona più lungimirante e aver cercato soluzioni alternative alle terapie convenzionali, perchè proprio non ti piace l’idea di restare legata ad un farmaco per sempre.

Così hai trovato in rete informazioni sulla dieta antinfiammatoria piuttosto che sui benefici legati al miglioramento dello stile di vita e della qualità del sonno.

Questi sono sicuramente ottimi punti di partenza ma c’è un aspetto che quasi nessuno prende mai in considerazione e al quale non viene dato il giusto peso.

Un aspetto che invece fà la differenza e che apporta un contributo pazzesco al miglioramento del tuo stato di malessere.

​Mi riferisco al dare la giusta importanza a quelle aree più profonde e meno tangibili della propria vita.

La salute mentale gioca un ruolo fondamentale nella salute generale di un individuo.
​Le preoccupazioni, lo stress, l’ansia e altre sfide emotive possono influire negativamente sulla salute fisica e sulle capacità di far fronte alle malattie.
 
È per questo che uso con i miei clienti un approccio olistico alla salute.

Ciò significa considerare non solo i sintomi fisici, ma anche i fattori emotivi, sociali e psicologici che possono contribuire alla salute e al benessere di una persona.

 Gli aspetti meno tangibili della vita, come le relazioni interpersonali, la soddisfazione lavorativa, l’autostima, il senso di scopo e l’equilibrio emotivo, possono avere un impatto significativo sulla tua salute complessiva. Prestare attenzione a questi aspetti e lavorare per migliorarli può portare a una maggiore felicità, benessere e resilienza.


In quest’ottica diventa indispensabile interrogarsi su alcuni aspetti​.

Sei circondata da persone che ti stimano e ti supportano? 
Sei stata amata da bambina? Hai una relazione soddisfacente in cui ti senti compresa e accolta?
Hai un lavoro nel quale le tue competenze sono apprezzate?
Sei circondata da persone positive o da persone negative che ostacolano il tuo processo di benessere?

Riesci a lasciarti andare al divertimento e trovare il tempo per attività divertenti o passi tutto il tuo tempo libero davanti la TV?

Soprattutto credi di meritare di star bene e lo vuoi veramente?

Ho conosciuto tante donne abituate a convivere con il proprio malessere fisico ed emotivo da così tanto tempo da aver paura di apportare qualunque modifica alla propria condizione di “infelicità”.
Avevano paura di rompere un’equilibrio che per quanto insoddisfacente, ​rappresentava comunque qualcosa di “conosciuto” rispetto alle novità che il cambiamento avrebbe portato.

Spesso raggiungere una condizione di positività e felicità può essere difficile perchè potresti essere circondata da persone che ti ostacolano, che sminuiscono i tuoi tentativi di miglioramento facendoti sentire in colpa perchè prendersi cura di sè con più attenzione sembra toglier tempo a loro.

A volte è il medico stesso a rappresentare un’ostacolo alla tua positività, perchè potrebbe non comprenderti, non ascoltarti o non dare la giusta importanza ai tuoi sintomi.​

Circondarsi di persone positive è fondamentale nel tuo processo di guarigione, così come lo è circondarsi di un contesto familiare, personale e professionale positivo.

Mi rendo conto che non sempre è possibile mettere fine ad un matrimonio infelice o lasciare un lavoro insoddisfacente o far finta di non avere dei genitori anziani di cui doversi prendere cura o un figlio con delle disabilità.​

Ma identificare il problema e il suo effetto sulla tua salute è una parte importante del processo. Potresti non essere in grado di organizzare un grande cambiamento di vita nelle prossime settimane o mesi, ma riconoscendo i problemi che giocano un ruolo nella tua condizione infiammatoria o autoimmune, puoi iniziare a immaginare e muoverti gradualmente verso un’esperienza di vita più gratificante.

Il tuo mondo interiore influenza profondamente tutti gli aspetti della tua salute fisica, inclusa la funzionalità del sistema immunitario, del cervello, degli ormoni e così via.
​E anche se una prospettiva positiva non migliora direttamente la salute, la ricerca suggerisce che ti aiuta comunque ad affrontare meglio la tua condizione e seguire con più aderenza i protocolli terapeutici alimentari, integrativi, etc.

Ma come puoi aiutarti ad essere più positiva?

La positività non è necessariamente una dote con la quale si nasce ma è qualcosa che può essere appresa e fatta nostra attraverso l’allenamento quotidiano.

Prova a dedicare ogni giorno un minuto ad un pensiero positivo, a ricordare un momento piacevole della tua vita o  a pensare ad una persona che ti ama e che tu ami.

​​Potrebbe essere di grande aiuto tenere un diario della gratitudine e ringraziare per le cose belle che ti sono capitate imparando a cogliere anche i dettagli che potrebbero dare una svolta positiva alla tua giornata: un gesto gentile e inaspettato da parte di uno sconosciuto, un sorriso casuale scambiato con un’altra persona, un dono inaspettato, una piccola vincita, una carezza che ti ha scaldato il cuore.

Questo non vuol dire che anche dinanzi ad un evento triste e doloroso, bisogna reagire con atteggiamenti positivi. Quando ci troviamo dinanzi a emozioni negative è giusto assecondarle e metabolizzarle. Nasconderle dietro una finta positività potrebbe semplicemente prolungare la fase di guarigione.

Tuttavia chi ha un atteggiamento positivo ha una 
maggior possibilità di trarre benefici da un programma terapeutico e di ottenere un miglioramento significativo e più duraturo dei propri sintomi.
Se invece pensi
 che nulla funzionerà per te, influirai negativamente le possibilità di successo. Ciò è in parte dovuto, ancora una volta, all’effetto di un atteggiamento positivo sullo stress e sull’infiammazione.

Per questi motivi, dò molta importanza alle credenze e al atteggiamento dei pazienti nella mia pratica clinica, ed è per questo che ci tengo sempre molto a spiegare loro la loro condizione e spingo affinchè coinvolgano il loro compagno o le loro famiglie nel processo di cambiamento che permetterà loro di ritrovare un maggior benessere ed energia.
Quando i pazienti capiscono cosa sta succedendo e perché gli viene chiesto di seguire determinati passaggi, è molto più facile per loro creare un sistema di credenze positive e raggiungere una condizione di maggior benessere.

Se convivi con una malattia autoimmune, con il dolore cronico, la stanchezza, il tono basso dell’umore ed il gonfiore, prova a riflettere su quanto ti ho detto. 

Sei una persona positiva e realizzata? O pensi che ci sia qualcosa nella tua vita che ti impedisce di star bene quanto meriti?

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