Scopri come riacquistare energia e vivere più a pieno le tue giornate

Prima ancora di sapere delle mia Tiroidite di Hashimoto, mi ero accorta di essere sempre stanca e di stancarmi facilmente dopo attività banali e che richiedevano poco impegno.

Mi ritrovai ad essere anche più apatica, meno energica e con meno voglia di fare.

Inoltre la mia capacità di recupero di fronte ad uno sforzo anche minimo, era molto più lenta del normale.

Solo poi ho capito che la stanchezza cronica, il tono basso dell’umore e i miei pensieri negativi, non dipendevano da me ma dalla mia tiroidite di Hashimoto.

La fatica è qualcosa di differente rispetto alla stanchezza. Ti rende inabile, ti fa sentire schiacciata sotto il suo peso e soprattutto non migliora con il riposo.

Ma come fare per tornare ad essere energica, piena di vita e positività verso la vita?

La risposta non è così scontata e scommetto che anche tu hai provato a cercare delle soluzioni ma o hai fatto fatica a trovarle o hai trovato solo muri lungo il tuo percorso!

Tornare ad essere piene di vita è possibile, ed io sono la prima a poterlo testimoniare.

Potresti aver deciso di arrenderti perchè sei stanca o delusa da altre esperienze negative, ma se ti arrendi  non riuscirai mai a riavere quello stato di benessere che tanto desideri.

4 cause di affaticamento

Il 98% di chi soffre di una malattia autoimmune ha problemi di affaticamento, se pensavi di essere la sola o una delle poche sfortunate, adesso sai che il problema è molto più comune di quanto tu potessi pensare.

Anche se questo sintomo è comune a diverse patologie autoimmuni, non tutti presentano lo stesso livello e modalità di disagio. Questo perchè dipende da quale organo, tessuto, aree celebrali,  meccanismo fisiologico o molecolare và a colpire la specifica malattia autoimmune.

I sintomi possono presentarsi come apatia, affaticamento, disturbi del sonno, difficoltà a svolgere semplici azioni e lentezza nel recupero, ansia, depressione, poca attenzione, difficoltà nel socializzare, scarsa motivazione, fatica nel fare le faccende domestiche, il bagno, sesso.

Studi recenti hanno mostrato come alla base della stanchezza cronica ci sia l’infiammazione ed esistono almeno 4 meccanismi che possono contribuire al mantenimento del processo infiammatorio.

Le malattie autoimmuni sono per definizione patologie basate su un infiammazione cronica che si propaga nel nostro corpo attraverso segnali pro-infiammatori potenziati dalla stessa infiammazione periferica e dalla neuro-infiammazione (l’infiammazione che colpisce alcune aree del nostro Sistema Nervoso Centrale (SNC).

I messaggeri dell’infiammazione influenzano diversi aspetti che contribuiscono all’affaticamento come il sonno, lo stress, la motivazione, l’ansia, la depressione, la sonnolenza.

Le molecole coinvolte nel passaggio di informazioni sono le citochine, molecole proteiche che consentono alle cellule di comunicare attraverso meccanismi autocrini, endocrini e paracrini con altre cellule o tessuti o organi.

Le citochine modulano le risposte immunitarie, l’infiammazione, la crescita e la maturazione delle cellule oltre che le normali funzioni fisiologiche (umore, sonno, aspetti cognitivi).

In una condizione di disequilibrio è potenziata la produzione di citochine pro-infiammatorie le quali andranno ad influenzare negativamente la qualità del sonno, l’umore e la motivazione, la capacità di gestire lo stress.

Iniziamo a vedere insieme quali sono i principali meccanismi che contribuiscono a perpetuare uno stato di infiammazione cronica contribuendo all’affaticamento.

1- Il metabolismo


Il metabolismo è l’insieme di reazioni che ci permette di produrre energia per il sostentamento del nostro corpo, per rinnovare le strutture vecchie o danneggiate, per l’accrescimento.

Il metabolismo è anche legato alla produzione di glicogeno, la principale fonte di riserva energetica che possediamo a livello del muscolo e del fegato.

Le alterazioni del metabolismo promuovono i segnali pro-infiammatori e sono coinvolte nell’esordio delle malattie autoimmuni e nella regolazione del sonno e della stanchezza.

I motivi più frequenti per cui può presentarsi un’alterazione del metabolismo sono:

  • Un’alimentazione sbilanciata;
  • Una dieta troppo ferrea o restrittiva;
  • Un ipotiroidismo non ben compensato;
  • Alterazione del segnale insulinico (insulino-resistenza, diabete);
  • Stile  di vita sedentario.

2- Ritmo sonno-veglia


Esiste una relazione bidirezionale tra il sonno e i disturbi circadiani con le malattie autoimmuni. L’insonnia cronica di fatto è associata ad un rischio più alto di sviluppare malattie autoimmuni.

In alcuni la stanchezza và ad ondate alternando periodi in cui peggiora a periodi in cui è più lieve. In altri si presenta principalmente nelle ore mattutine e per altri principalmente la sera.

I disturbi del sonno, l’insonnia, le apnee notturne sono associate a livelli più alti di citochine infiammatorie.

Oggi giorno assisto di frequente ad alterazioni del ritmo sonno-veglia e le principali cause che ho identificato sono:

  • Abuso di caffeina dove il termine abuso è soggettivo poichè a volte anche 2 tazzine al giorno possono alterare il ritmo circadiano. Importante rivedere non solo il numero di caffè ma anche gli orari di assunzione;
  • Abuso di tè e bevande energizzanti contenenti sostanze eccitatorie;
  • L’uso di alcolici soprattutto in ora serale;
  • Pasti serali troppo abbondanti;
  • Attività fisica svolta nelle ore serali;
  • Ipoglicemie notturne;
  • Ipertensione;
  • Esposizione a schermi LCD fino a tardi (cellulari, TV, Tablet);
  • Cattive abitudini come andare a dormire troppo tardi, fare pisolini pomeridiani, non avere una regolarità durante il giorno;
  • Lavoro su turni.

3- Alterazioni dell’asse ipotalamo-ipofisi-surrene (HPA)


L’asse HPA è coinvolto nella produzione degli ormoni dello stress che modulano la fatica producendo noradrenalina e adrenalina.

Chi ha una patologia autoimmune ha una maggior suscettibilità allo stress rispetto alla popolazione sana.

Si finisce con l’entrare in un circolo vizioso in cui lo stress favorisce il manifestarsi della malattia autoimmune, ma il non star bene, il continuo ricercare una soluzione al nostro stato di salute non fà altro che perpetuare e cronicizzare il nostro stato di stress.

Questo discorso vale su stress cronici ossia con i quali si convive da lungo tempo.

La richiesta continua e costante di cortisolo determina un’aumento della richiesta di zuccheri e favorisce l’insulino- resistenza (torniamo così ad una delle cause dell’alterazione del metabolismo).

Un’altra conseguenza è l’alterazione dei livelli di cortisolo nelle 24h che determina un’alterazione del ritmo sonno veglia innescando così un’ulteriore meccanismo di infiammazione.

Più stress corrisponde a maggior stanchezza, sonno disturbato, stato ansioso, sbalzi di umore, svogliatezza, fame di carboidrati.

Ma cosa può innescare uno stress cronico:

  • Infezioni ricorrenti (Candida, Herpes, Cistite, H. pylori etc);
  • Traumi fisici (intervento, incidente etc);
  • Traumi psicologici (lutto, separazione, cambio città, abusi, famiglie disfunzionali, perdere il lavoro etc);
  • Bassa autostima;
  • Dolore cronico;
  • Difficoltà a dire di no che porta a sovraccaricarci di impegni e responsabilità.

4- Disbiosi intestinale


La disbiosi rappresenta la rottura di un preesistente equilibro fra le diverse specie batteriche che popolano il nostro intestino (Microbiota).

Il microbiota ha un ruolo inestimabile poichè favorisce l’assorbimento dei nutrienti, modula il nostro sistema immunitario, regola la motilità intestinale e la peristalsi, permette la produzione di alcune vitamine (vitamina K e vitamine del gruppo B).

La presenza di una condizione di disbiosi determina un’infiammazione di basso grado con produzione di sostanze tossiche da parte delle specie patogene che hanno preso il sopravvento.

Queste sostanze pro-infiammatorie stimolano il sistema immunitario rendendolo più reattivo, alterano la motilità intestinale, favoriscono l’alterazione dell’umore (ansia, depressione), aumentano la percezione del doloro e della fatica.

La disbiosi intestinale ha diverse cause:

  • Alimentazione ricca in cibi raffinati, zuccheri e prodotti confezionati e pre-cotti;
  • Abuso di farmaci in particolare inibitori della pompa protonica, terapie antibiotiche;
  • Malattie autoimmuni;
  • Endometriosi;
  • Stress cronico;
  • Alterazione del complesso motorio migrante;
  • Alterazioni del pancreas e biliari;
  • Ipocloridia;
  • Interventi chirurgici sull’intestino.

Alcuni di questi meccanismi mi impedivano di ritrovare  quell’energia necessaria per affrontare gli impegni di tutti i giorni. Mi impedivano di ritrovare la mia positività e la mia voglia di fare e tutto questo si ripercuoteva non solo sulla mia autostima ma anche sulla mia famiglia e sulle mie amicizie alle quali non riuscivo a dedicare il tempo di qualità che avrei voluto.

Individuare i miei meccanismi di mantenimento mi ha permesso di ritrovare quello stato di benessere che desideravo e di migliorare la mia autostima.

Mia nonna diceva sempre “L’importante è che c’è la salute”, se anche tu sei convinta di ciò non fermarti e continua a cercare la soluzione adatta a te!