Malattie Autoimmuni: quando il Sistema Immunitario attacca il nostro organismo

Celiachia, Diabete I, Tiroidite di Hashimoto, Morbo di Basendow, Psoriasi, Sindrome di Addison, Sclerosi Multipla, sono i nomi di alcune patologie autoimmuni, ma al Mondo ne esistono molte altre ancora.

Ciò che le accomuna è un sistema immunitario “impazzito” che attacca organi e tessuti nel nostro organismo.

I sintomi sono vari e dipendono molto dai tessuti o dagli organi attaccati.

Le Malattie Autoimmuni hanno un’incidenza sempre maggiore nella popolazione ma non sempre gli si attribuisce il giusto peso.

I meccanismi che trainano lo sviluppo e il mantenimento di queste patologie non viene sempre affrontato apertamente.

In tanti si trovano a combatterle solo ed esclusivamente con l’ausilio dei farmaci, tralasciando quelli che sono i fattori che hanno scatenato la o le patologie autoimmuni e tralasciando i fattori di mantenimento.

Noi donne siamo quelle più coinvolte e colpite, ma ciò non è un caso ed i motivi sono almeno 3.

Il primo motivo è che noi abbiamo risposte immunitarie più forti alle infezioni e alle vaccinazioni rispetto agli uomini e ciò ha un prezzo da pagare che è l’elevata incidenza in malattie autoimmuni.

Da un punto di vista evolutivo, noi donne abbiamo la responsabilità di proteggere la prole. Infatti durante la gravidanza la nostra risposta immunitaria si sposta per “tollerare” il feto estraneo e prevenire il rigetto. La maggior parte delle donne con patologie autoimmuni, proprio per questa maggior tolleranza, osserva un miglioramento della patologia stessa nei 9 mesi di gestazione.

Il secondo motivo sembra risiedere negli ormoni i quali non solo controllano il sistema riproduttivo, ma regolano anche lo sviluppo e la funzione della risposta immunitaria.

Le risposte immunitarie innate e adattative, umorali e cellulo-mediate sono influenzate dagli ormoni e la disregolazione di questi meccanismi contribuisce a malattie immuno-mediate, comprese le malattie autoimmuni. Gli ormoni coinvolti in questi meccanismi disregolatori sono gli estrogeni.

Il progesterone ed il testosterone sembrano avere un effetto calmante o protettivo.

Il terzo motivo è legato alla maggior suscettibilità che abbiamo verso lo stress.

Lo stress gioca un ruolo importante.

Uno stress cronico può innescare un processo infiammatorio che degenera nell’innesco di una patologia autoimmune  o infiammatoria.

Causa un’alterazione del profilo ormonale aumentando la produzione di cortisolo e di insulina e riducendo la produzione degli ormoni sessuali quali il progesterone ed il DHEA. Tutto ciò alla lunga favorisce l’instaurarsi di estrogeno dominanza andando ad alterare il delicato rapporto tra Estrogeni e Progesterone a tutto vantaggio degli estrogeni. Ciò ci riporta al punto 2.

Come nasce una malattia autoimmune

Oggi sappiamo che il primo passo è quello di avere una predisposizione genetica, ossia familiari che a loro volta hanno manifestato nel corso della loro vita, una patologia autoimmune (Tiroidite, Celiachia, Psoriasi, Lupus, Artrite reumatoide etc).

Spesso in studio vedo pazienti con malattie autoimmuni che affermano di non avere familiarità, in realtà è più probabile che sia rimasta silente o asintomatica o peggio ancora non compresa e di conseguenza non diagnosticata tra i familiari.

Non si eredita un gene specifico ma un gruppo di geni “difettosi” che interagendo con l’ambiente possono portare alla malattia autoimmune. Più geni di questo tipo si ereditano più è facile sviluppare una malattia autoimmune (effetto dose- risposta).

I geni però incidono solo per 1/3, è come avere un’arma carica che potrebbe scattare come potrebbe non farlo mai!

I restanti 2/3 sono ciò che fa scattare il grilletto di quell’arma e partire tutto e sono:

  • L’epigenetica sotto la spinta dei fattori ambientali
  • Dieta, stile di vita e presenza di permeabilità intestinale (leaky gut) e/o disbiosi.

Il manifestarsi della patologia avviene se in presenza di un terreno fertile (permeabilità intestinale o alterazione della flora intestinale e predisposizione genetica), interviene un fattore scatenante.

I fattori scatenanti possono essere uno o più dei seguenti:

  • Infezione virale, (Epstein Barre virus, Sars-Cov2, Citomegalovirus etc) infezioni batteriche (Candida, Clamidia) o parassiti che contribuiscono allo sviluppo di malattia autoimmune perché alcune loro proteine assomigliano alle proteine presenti nel nostro corpo (mimetismo molecolare).
  • L’assunzione della pillola contraccettiva
  • L’uso/abuso di farmaci
  • Lo stress cronico è un trigger molto frequente, che si manifesta con segnali di estrogeno dominanza e successivamente di ipotiroidismo dovuto ad una riduzione delle proteine SHGB
  • Metalli pesanti, pesticidi etc

I meccanismi attraverso i quali il nostro sistema immunitario (SI) “impazzisce” ed inizia ad attaccare il self (ossia i nostri stessi organi) non sono ancora del tutto ben chiari. Una delle teorie più accreditate è quella del mimetismo molecolare secondo la quale il nostro SI inizia ad attaccare il self perché riconosce in essa sequenze amminoacidiche simili a quelle contenute in alcuni virus e batteri.

Un secondo meccanismo può scattare quando il nostro SI è stimolato oltre modo da un’infezione virale o batterica (trigger ambientale).

Si è visto anche che l’eccessiva igiene può contribuire all’autoimmunità poiché non permette il raggiungimento della maturità del SI. Infatti i paesi del terzo mondo, sono quelli con meno malattie autoimmuni.

L’intestino ha un ruolo chiave in tutto ciò, in esso risiede ben l’80% del nostro SI. Quando diventa permeabile perde la sua funzione barriera e tutto può passare senza controllo mettendo in allerta il nostro SI e favorendo l’autoimmunità. La relazione tra Disbiosi e Leaky gut con le malattie autoimmuni è consolidata.

In tutte le malattie autoimmuni sino ad ora testate si è osservata la presenza di Leaky gut. Ciò che non si conosce bene è il meccanismo che regola questa connessione.

La Leaky Gut è causata da:

  • infiammazione
  • stress cronico
  • deficit enzimatici e ipocloridia
  • disbiosi
  • alterazione del metabolismo degli zuccheri
  • alimenti trigger
  • infezioni

Nella Leaky Gut gli enterociti, le cellule che costituiscono il nostro intestino, sono danneggiati (da saponine, prolammine, tossine batteriche, patogeni, agglutinine) e le giunzioni serrate che mantengono adesi gli enterociti, si allargano creando una rete a maglia larga che lascia passare queste sostanze (Farmaci, alcol, cortisolo favoriscono questo passaggio). Entrambi questi meccanismi permettono il passaggio di sostanze che non dovrebbero essere lì mandando il SI in sovraccarico. Tutto ciò causa:

  • Infiammazione cronica silente, caratterizzata dalla produzione di citochine infiammatorie, spesso per lungo tempo asintomatica;
  • Reazione allergiche, rush cutanei, riniti frequenti perché alcune sostanze determinano la produzione di IgE (spesso la caseina favorisce questo meccanismo);
  • Intolleranza al cibo;
  • Disturbi gastrici anche di vecchia data;
  • Deficit vitaminici e di sali minerali da malassorbimento;
  • Produzione di autoanticorpi.

La stessa disbiosi sembra essere dovuta ad una risposta immunitaria inappropriata verso il microbiota normale. Si è visto che alcuni geni che regolano la composizione del microbiota sono coinvolti nella suscettibilità all’autoimmunità.

In parole più semplici alcuni geni “difettati” ereditati in soggetti predisposti, favoriscono le malattie infiammatorie intestinali tra cui la stessa celiachia, favorendo l’instaurarsi di un microbiota disbiotico, ossia con prevalenza di patogeni.

Quindi per raccogliere tutte le idee, la predisposizione genetica è un cardine indispensabile per poter dar luogo all’autoimmunità. I fattori ambientali sono in parte modificabili ed in parte no. Per cui il lavoro più grande da fare è quello sull’intestino, se riusciamo a mantenere il nostro intestino in salute e in parte a controllare i fattori ambientali (corretta gestione dello stress, sistema immunitario forte per evitare frequenti infezioni, uso occasionale di farmaci, evitare luoghi o ambienti ricchi di pesticidi, metalli pesanti etc), riduciamo il rischio di far partire questa macchina così complessa.

L’intestino, sia in chi ha solo un a predisposizione e sia in chi ha già sviluppato autoimmunità, è il fulcro su cui concentrarsi.

Purtroppo i 3 mali del nostro secolo sono:

  • Lo stress cronico
  • La sedentarietà
  • Una dieta ricca di carboidrati raffinati e povera di proteine vere, grassi buoni e micronutrienti

Ecco perché le malattie autoimmuni e le malattie infiammatorie dilagano negli ultimi decenni.

Se ti senti allo sbaraglio, se non riesci da sola a gestire la tua patologia autoimmune, non esitare ancora e prenota la tua consulenza. Fatti seguire da chi ci è passata prima di te.