Barbara Trani

Dott.ssa Barbara Trani

Biologa Nutrizionista

”Fa che il cibo sia la tua medicina e la medicina sia il tuo cibo.” Cit. Ippocrate

Sono una donna, una madre, una moglie come tante, con le mie debolezze ed i miei punti di forza.
Prima di 4 figli, sono sempre stata una bambina timida, introversa e taciturna.

Ho sempre vissuto male i cambiamenti e le novità: le interrogazioni a scuola, le nuove conoscenze, mostrarmi durante il saggio di danza  o il semplice passaggio dalle scuole medie alle superiori.

Tachicardia, agitazione e disagi intestinali mi hanno fatto compagnia per molti anni.

Somatizzavo tutto lo stress ed il disagio che accumulavo sull’ intestino, ciò mi costringeva a frequenti corse al bagno.

Negli ultimi anni si è aggiunto un malessere diverso che mi portava ad accusare fortissimi dolori addominali per motivi banali: un colpo di freddo, la fame, l’aver mangiato troppo tardi.

il mio intestino era una bomba ad orologeria che mi portavo sempre dietro, spesso riuscivo a schivare l’esplosione, altre volte, senza neanche capire dove si trovava la mina che avevo colpito, venivo sbalzata per aria dall’esplosione.

Oggi posso dire di aver trovato la soluzione a tutto ciò, di aver individuato il nocciolo del problema e vivere la mia vita con molta più serenità.

Oggi sono consapevole di come tutto ciò che mi circonda, sia in grado di influenzare il mio modo di essere, di agire, di pensare, il mio stato di salute ed il mio equilibrio ormonale.

Se faccio un tuffo nel passato, riesco ad individuare dei momenti chiave che hanno contribuito alle mie problematiche.

Ero facilmente influenzabile e poco consapevole. Quando guardavo le pubblicità assorbivo passivamente le informazioni  e poi tutta eccitata correvo da mamma per consigliarle di comprare questo oppure quel prodotto fantastico di cui avevano parlato in TV.

Adesso mi rendo conto di come la Tv, i social, i media, sono in grado di manipolarci influenzando le nostre scelte alimentari, spingendoci a comprare cibi poveri e raffinati facendo passare per salubri cibi che, in realtà, danneggiano la salute.

Ho assorbito sin da piccola contaminanti ambientali, in modo passivo.

Nata e cresciuta su un’isola bellissima ma, come recita una scritta ben visibile all’entrata del porto (opera di vandali), è un’isola radioattiva poichè vulcanica e ricca di tufo.

Come se ciò non bastasse, sono figlia di Chernobyl. Per anni ho convissuto con il binomio cibo-paura…paura non del cibo in sè ma di ciò che poteva rappresentare e di ciò che poteva causarmi.

Ho cambiato spesso casa passando dalla tranquillità dell’isola al caos della grande città con ritmi frenetici e stressanti. Nella mia vita ho assaporato solo una volta la vera calma ed è successo durante un periodo di lavoro trascorso alle Seychelles.

Al mio rientro a casa mi sono sentita per giorni in una bolla di sapone, fuori dal mondo. Nella mia testa viaggiava sempre una musica dai ritmi lenti.

Mi sentivo come nel rallenty di una scena cinematografica, fotogrammi veloci scorrevano mentre io  mi muovevo lenta sulle note della musica Reggae che mi rimbombava in testa.

Quella piacevole sensazione è durata poco, dopo alcune settimane ero già stata riassorbita dal caos della nostra epoca.

Lo stress è infatti, l’ultimo elemento chiave o fattore scatenante individuato nella mia vita, in realtà il più importante. Mi ha fatto compagnia sin da piccola a causa della mia difficoltà ad adattarmi ai cambiamenti e ancora oggi combatto per tenerlo sotto controllo.

Scelte alimentari sbagliate, inquinanti ambientali, stress sono solo alcuni dei fattori che incidono nello sviluppo di un’infiammazione e di uno squilibrio ormonale. Aggiungiamo anche la sedentarietà e l’uso frequenti di farmaci, due elementi che non hanno fatto parte della mia vita ma che potrebbero aver fatto parte della tua vita.

Tutto ciò crea le basi per un’alterazione della produzione ormonale e un’infiammazione silente. Il tutto può iniziare senza che ce ne rendiamo conto ma nel tempo causano gravi danni agli organi, modifiche del tono dell’umore, alterazioni del ciclo, dolori musco-articolari.

In condizioni normali ti direi di non allarmarti perchè l’ infiammazione è un processo naturale che il nostro corpo attua per combattere ciò che lo danneggia come infezioni, lesioni e tossine, nel tentativo di guarire se stesso.

Purtroppo quando gli stimoli esterni non sono transitori ma costanti e persistenti, si crea uno stato di allerta che trasforma un’infiammazione silente in una infiammazione cronica.

Questo è ciò che è accaduto anche a me negli anni a seguire. Inconsapevole di ciò che stava accadendo, mal supportata dal mondo medico. Nel giro di pochi anni mi sono ritrovata schiacciata dai sintomi che hanno preso il sopravvento nella mia vita.

La vita è una giostra, è fatta di alti e bassi, di sfide e cambiamenti radicali.

Io posso dire di esserci salita su senza rendermene conto.

il mio giro in giostra è partito quando ho iniziato a lavorare come ricercatrice. Quello è stato il mio periodo positvo, credevo di aver trovato la mia strada, ma evidentemente non lo era. Dopo alcuni anni mi sono ritrovata in caduta libera.

Non era tanto il mio mondo lavorativo ad essere cambiato, ma lo era il mio mondo interiore.

Il mio modo di essere, di percepirmi erano cambiati.

Mi stancavo facilmente, faticavo ad alzami al mattino, soffrivo spesso di mal di schiena nonostante la mia magrezza.

Ero apatica e avevo meno voglia di fare. Cambiavo facilmente umore nell’arco della giornata. La pelle era secca, con il cambio di stagione perdevo molti capelli e soffrivo spesso di stitichezza.

Lavorando in laboratorio con i virus, dovevo effettuare di routine, delle analisi del sangue. Fu così che in modo del tutto causale, scoprii di avere la Tiroidite di Hashimoto.

Oggi la chiamo affettuosamente la “mia hashimoto”, ma fino a pochi anni fa il nostro rapporto è stato ostico e litigioso.

Da quel momento i miei disturbi ebbero un nome ed una terapia farmacologica classica.

Detta così sembra facile, inizialmente lo è stato, agli occhi miei come a quelli dei miei familiari.

Ma in realtà dal quel momento, sono gradualmente cambiate tante cose e chi mi stava vicino, faticava a capirlo.

Non ero più la stessa Barbara calma e pacata.

Avevo sbalzi di umore nella fase pre-ciclo. Bastava un’ inezia fuori posto per farmi sbottare.

La mia pelle era ancora molto secca e soffrivo ancora di stitichezza. Negli anni ho avuto un’importante calo del desiderio e difficoltà a concentrarmi, trovare le parole giuste o semplicemente ricordare nomi e parole usate fino a poco prima fluentemente.

La mia memoria?

Ha subito un brusco contracolpo, dimenticavo tutto sia a breve che a lungo termine e ciò è frustante e non  solo perchè rendeva più impegnativo lo studio a livello accademico. Avevo anche buchi sul mio passato, su momenti della mia vita.

Non sempre i miei familiari hanno compreso questa mia difficoltà e così mi sono ritrovata spesso ad essere accusata di essere superficiale e disattenta nei loro confronti.

Nella realtà dei fatti mi sono sentita incompresa, inadeguata e a disagio con le mie stesse emozioni.

Io non ero così, quella non era la Barbara che io conoscevo.

La parte più controllata di me ha preso il sopravvento, pianificavo tutto e non si poteva uscire fuori dalla mia pianifcazione altrimenti diventavo irritabile. Nella mia vita non c’era posto per l’improvvisazione. In questo modo credevo di potermi sentire più sicura. Anche le mie emozioni dovevano essere controllate e così ho creato una maschera di superficialità e distacco che mi ha aiutato a vivere tutto in modo più leggero.

Questi cambiamenti interiori non potevano non colpire anche il mio mondo esterno, rompendo gli equilibri creati fino ad allora. Credo sia stato quello l’attimo in cui si è creato il punto di rottura con il mio ambiente di lavoro. Una crepa che si ingrandiva mese dopo mese.

Poco dopo la diagnosi, iniziò un tour tra medici specialisti ed ospedali. Scoprii di avere dei fibromi (tumori benigni) all’utero e dei fibroadenomi al seno.

Si aggiunse la paura di non poter avere dei bambini in futuro. Il mio sogno di avere una casa con 2 frugoletti che scorazzavano per casa lanciando gridolini di gioia..sembrava allontanarsi e dissolversi nel nulla.

Ma ciò che più mi turbava, era l’immagine di me in una stanza di ospedale fredda e cupa dove lentamente mi consumavo e spegnevo a causa di un tumore, questa volta maligno!

Tutto ciò accadeva pur assumendo regolarmente il farmaco e mostrando valori tiroidei, definiti, nella norma.

Per i medici la mia tiroide funzionava bene e i miei sintomi non dipendevano da una sua disfunzione.

All’epoca nessuno dei medici consultati riuscì a vedere il filo sottile che legava tutti i miei sintomi con la mia Hashimoto e la successiva comparsa dei tumori benigni.

Ciò ebbe ripercussioni sul mio lavoro, cambiò le mie aspettative e prospettive.

Passare intere giornate tra provette e i neon del laboratorio non mi bastava più. Sentivo il bisogno di avere più contatti umani, di poter applicare sul campo ciò che studiavo.

Tuttavia, nonostante questa crescente insoddisfazione, non riuscivo ancora ad intravedere la via di uscita e l’idea di un cambiamento radicale, ovviamente, mi spaventava.

La svolta arrivò dopo una chiacchierata con una mia cara amica e collega.  In quella chiacchierata le raccontai i miei dubbi, le mie incertezze sul fututo, le mie insoddisfazioni. Lei, dopo aver accolto il mio sfogo, con estrema naturalezza, mi pose una domanda: “Perchè non diventi nutrizionista? Faresti ancora a tempo ad iscriverti ad un corso di perfezionamento universitario.”

Devo ammettere che al momento non mi sembrò la soluzione giusta al mio problema, forse perchè mi sembrava una dimensione troppo diversa da quella in cui avevo lavorato fino ad allora.

Ammetto di non aver più pensato a questa possibilità, o così credevo. In realtà a livello inconscio, aveva smosso qualcosa dentro di me.

Me ne accorsi solo quando, qualche settimana dopo,  mi svegliai con il desiderio di intraprendere questa nuova strada ed iscrivermi a quel corso di perfezionamento.

La consapevolezze della mia storia e l’esigenza di trovare uno strumento che mi permettesse di trovare una soluzione giusta per me quanto per le persone che soffrivano dei miei stessi sintomi, diventava sempre più tangibile.

Naturalmente i cambiamenti non sono mai facili. Lasciai un porto sicuro per qualcosa di assolutamente nuovo. La puara di non farcela e di non essere in grado di aiutare i miei pazienti nel modo giusto, la paura di fallire era tanta. Mio marito e la mia amica, sono stati fondmentali, mi hanno preso per mano e accompagnata in questa fase di cambiamento così delicata.

Tuttavia dopo un lungo periodo di “crociera” sono emersi i primi contrasti. Da quella giostra non ero ancora scesa, la soluzione non era ancora alla mia portata, ma da lì a qualche anno riuscii finalmete a trovare la chiave per aprire il portone  ed arrivare a ciò che cercavo da tempo.

Mi resi ben presto conto, che tutto ciò che avevo imparato fino ad allora all’Università non era sufficiente a risolvere in modo definitivo i problemi di chi si rivolgeva a me.

La dieta prescrittiva pesata al grammo, l’impostazione stessa del piano alimentare. Mi avevano insegnato che le diete dovevano essere povere in grassi, basse in proteine e alte in carboidrati. La dieta mediterranea era la unica e sola dieta che conoscevo e professavo perchè questo ti insegnano all’Università.

Eppure i pazienti anche se inizialmente dimagrivano, sul lungo tempo tendevano a riprendere il loro peso.

Se pur si sentivano più leggeri ed agili, continuavano a manifestare o accusare sintomi che la stessa medicina tradizionale sminuiva.

Mi sentivo incompleta come professionista e ciò mi ha spinto a cercare una formazione diversa che si distaccasse da quella accademica. E’ cosi che mi sono imbattuta nella SNS, una scuola di formazione specifica pe medici, nutrizionisti e dietisti.

Spinta dal vissuto dei miei pazienti e dall’ascolto dei loro limiti nel rapprto con il cibo, iniziai ad affinare il mio metodo di lavoro. Ho approfondito lo studio dei disturbi del comportamento alimentare e la relazione emozioni -cibo attraverso le tecniche di terapia cognitivo comportamentale. Ciò mi ha permeso di poter fornire al paziente chiavi di lettura differenti e strategie pratiche per aiutarli a superare i loro ostacoli. Iniziavamo ad essere una squadra.

Tuttavia…..mancava ancora qualcosa.

Ho iniziato questa storia parlando di infiammazione, dopo una lunga digressione torno a parlare di lei.

L’infiammazione è l’ultima chiave di lettura, la chiave di accesso al vaso di Pandora.

Ma per capirlo ho dovuto attendere che la mia Hashimoto si manifestasse di nuovo con prepotenza.

Tre anni in cui sono ricaduta in un vortice di eventi inpiegabili agli stessi occhi dei medici: rush cutanei, prurito, meteorismo e gonfiore addominale, fitte dolorose al colon, , violenti attacchi di rinite, fitte improvvise ai polsi, crampi ai polpacci, sindrome delle gambe senza riposo.

Il tutto si ripeteva in modo ciclico e casuale, nonostante le mie analisi fossero nella norma.

Ancora una volta apparii agli occhi dei medici e dei miei familiari come una malata immaginaria.

Ancora una volta dovetti mettere a tacere sotto una maschera, la mia frustrazione.

Ancora una volta abbassai la testa dinanzi la diagnosi medica, pensando che non esistesse una causa ed una soluzione.

Ma si sbagliavano tutti.

Ancora una volta i corsi di formazione della SNS mi vennero in aiuto. Posi la mia attenzione su due corsi che focalizzavano l’attensione su Infiammazione- Tiroide- Alimentazione. Subito mi resi conto di quanto fosse riduttiva la visione della maggior parte dei medici incontrati lungo il mio percorso e lungo il percorso della maggior parte dei miei pazienti. Da quel momento in poi ho approfondito le mie ricerche  sull’argomento cercando di individuare tutti i tasselli del mio puzzle, cercando di collegare tutti gli eventi che mi avevano travolto in quegli anni.

Mi sono trasformata in cavia, testando su me stessa un nuovo approccio alimentare che riducesse l’infiammazione silente instauratasi in quegli anni di malattia.

BAMMMMMM!!!!!!!!!!!

Il portone ormai era aperto e le risposte erano lì, davanti a me.

Quello è stato il momento esatto in cui sono scesa dalla giostra, il mio momento di consapevolezza in cui ho capito cosa fare e in che direzione muovermi.

Il momento in cui ho capito che non è vero che “Sei fatta così; Con l’età è normale che…” e tutte le favolette che ti raccontano quando non hanno risposte al tuo problema.

E’ subentrata la rabbia e la diffidenza verso il mondo medico che si è limitato a guardare solo nel suo orto. Hanno frammentato la mia persona ed ognuno di loro si è occupato solo di un pezzetto della mia persona sballotandomi da uno specialista ad un altro, senza arrivare mai ad una conclusione esaustiva.

Da sola ho chiuso il cerchio e completato il puzzle.

L’ambiente in cui sono vissuta, i contaminanti ambientali e la familiarità per patologie autoimmuni, hanno reso fertile il terreno.

Il mio carattere introverso, la mia difficoltà a gestire i cambiamenti, lo stress della quotidianità unite ad un’alimentazione non idonea al mio problema (per quanto sana), hanno posto le basi per l’instaurarsi di un’infiammazione silente e uno squilibrio ormonale. 

E’ bastata una scintilla per far esplodere la mia Hashimoto.  Nel mio caso un’infezione da citomegalovirus o un breve periodo di terapia ormonale (2 eventi di poco antecedenti la scoperta della patologia).

Ho iniziato la terapia farmacologica e sembravo rispondere bene, ma è stata sottovalutata l’importanza dei micronutrienti che sostengono la tiroide ed il suo corretto funzionamento. Micronutrienti che sono limitanti nel caso di infiammazione intestinale e alimentazione inadeguata.  Nessuno si è preoccupato di valutare la funzionalità del mio intestino ne tantomeno valutare le carenze micronutrizionali. E così, nonostante la terapia che “sembrava” funzionare bene, mostravo ancora stitichezza, gonfiore, crampi, rush cutanei.

Inoltre il continuo stress mentale e fisico (la stessa presenza di una patologia autoimmune è una fonte di stress, poichè mantiene in continua allerta il sistema immunitario), hanno spinto il mio organismo ad una continua produzione di cortisolo, per far fronte allo stress cronico. Ciò nel tempo ha comportato un’alterata produzione  degli ormoni sessuali causando la formazione di fibromi uterini, fibroadenomi al seno, calo del desiderio, perdita della memoria, sbalzi d’umore e modifiche nel mio ciclo mestruale.

Ho ideato un protocollo alimentare che curasse il mio intestino,  supportasse la mia tiroide e potesse riequilibrare i miei ormoni. 

Dopo sole 2 settimane di applicazione, osservai i primi risultati: andavo in bagno regolarmente, il gonfiore era scomparso, pancia piatta, più energia e meno sonnolenza post- prandiale.

I risultati più importanti li ho osservati sul lungo termine.

Non ho mai più avuto rush cutanei, prurito, rinite, dolori ai polsi.

Ho risolto i miei problemi intestinali!

Nonostante questi importanti risultati, ho incontrato ancora una volta resistenze fra i miei familiari che non capivano il perchè del mio cambiamento e delle nuove scelte alimentari. La frase che mi sono sentita dire più spesso è stata ” Queste cose le hai sempre mangiate e non ti hanno mai fatto male” .

Ho provato a spiegare loro il motivo delle mie scelte, ma in realtà non le hanno mai capite. Inizialmente è stato difficile superare le loro resistenze. Mi è capitato spesso di essere a casa dei miei familiari e non trovare nulla che potessi mangiare.

Mi rattristava vedere quanta poca considerazione ci fosse verso le mie scelte alimentari.

Ma tutto ciò questa volta non mi ha fermato. La mia consapevolezza e l’amore verso me stessa, me lo hanno impedito.

Non ho mai ceduto, se non trovavo alcunchè da mangiare, aprivo il frigo e cucinavo qualcosa per me al momento.

Ho lottato mesi e alla fine si sono piegati davanti la mia determinazione e dinanzi a miglioramenti che loro stessi riuscivano a percepire.

La soluzione esiste e temporeggiare peggiora le cose.

Ho abbandonato l’impostazione rigida delle diete (tipica dei colleghi), ho rivisto il concetto di dieta mettendo il paziente al centro del suo percorso, rendendolo attivo, partecipe e consapevole (no diete prescrittive che il paziente subisce).  Ho rivisto le mie convinzioni sulla dieta mediterranea e sul ridurre i grassi. Molti degli alimenti principe della dieta mediterranea sono veleno per chi ha un’infiammazione. Contengono antinutrienti o sostanze con potere infiammatorio. I grassi buoni, hanno un ruolo chiave nella salute intestinale e nella modulazione ormonale.

Oggi con il mio metodo, utilizzo alimenti che conservano il loro potere “curativo” i cosi detti cibi funzionali con proprietà nutritive, antinfiammatorie e detossificanti.

Scelgo i più adatti al singolo specifico caso e li introduco secondo un timing ed in finestre temporali ben precise, che rispecchiano le reali necessità del singolo.

Ho ideato un metodo che lavora sul paziente e con il paziente a 360° . Ognuno di noi è un’essere unico che va accolto nella sua interezza.

La soluzione esiste ed io te la stò offrendo.

Se sei rimasto a leggere fino ad ora, probabilmete hai riconosciuto nella mia storia qualche tappa del tuo percorso.

Sei vittima dei tuoi sintomi e non riesci a liberartene e stare meglio.

Probabilmente hai accumulato diete su diete ed ognuna di essa corrisponde ad un fallimento. Forse hai già girato molti medici ma non ti hanno aiutato a raggiungere il benessere desisderato.

Hai impiegato tempo, energie e soldi ma i risultati raggiunti sono stati nulli o effimeri e presto o tardi tutto è tornato come prima. Ti senti stanco, frustrato, schiacciato.

Ti sei talmente identificato con i tuoi sintomi da non sapere più dove inizi tu e dove finiscono loro.

Ti senti incompreso, demotivato e sei scettico verso ciò che ti stò dicendo, perchè ne hai provate tante ma senza successo.

Ti dico una cosa

Io c’è l’ho fatta e posso mostrati la strada, posso offrirti le armi giuste per vincere la tua battaglia.

Voglio offrirti il mio aiuto perchè ho bisogno di dare speranza e fiducia alle persone.

Perchè non voglio che tappino le ali anche a te, spegnendo la tua speranza.

Prova per un attimo ad immaginare come potrebbe essere.

Tornare ad essere padrone della tua vita.

Ridurre o eliminare i tuoi dolori ossei e articolari tanto da permetterti di tornare a svolgere una vita normale.

Sentirti più vigile e concentrato, più propositivo e positivo.

Riavere il controllo del tuo intestino, dire addio alle lunghe sedute in bagno o alle corse in bagno appena porti in bocca un alimento.

Riavere una vita sociale e dire addio alla tua ansia.  Non svegliarti più al mattino stanco e con un cerchio alla testa. Migliorare la sfera sessuale,  eliminare i dolori lancinanti del ciclo o quell’emicrania incalzante.

Sopratutto avere finalmente la consapevolezza di chi sei tu e di cosa hai bisogno per stare meglio, senza condizonamenti sociali.

Tutto ciò potrebbe sembrarti un sogno, ma in realtà è possibile.

Ti mentirei se ti dicessi che potresti raggiungere tutto ciò con il minimo impegno.

I cambiamenti importanti richiedono impegno, ma ciò non deve spaventarti e lasciarti immobile di fronte ai tuoi problemi.

Passo per passo ti seguirò e ti accompagnerò in questo percorso di rinascita interiore ed esteriore.

Se sei qui è perchè fino ad ora non hai trovato medici e nutrizionisti che abbiano realmente capito e lavorato sulle cause del tuo problema.

Hai assunto farmaci, seguito schemi dietetici rigidi non adatti al tuo caso, perchè nessuno si è soffermato  ad indagare sulle cause che ti hanno portato dove sei ora.

Sei qui perchè da solo non sai cosa fare e come muoverti, nella tua testa ci sono tante informazioni spesso opposte e non riesci a dargli un senso…una collocazione giusta.

Se non si riportano il corpo e la mente in equilibrio, sarà difficile raggiungere un cambiamento definitivo.

Se gli stimoli alimentari continueranno ad essere quelli sbagliati, sarà difficile resettare e far ripartire il tuo metabolismo.

Di seguito la mia formazione!

2018- Ketolearning 2018 – Corso Avanzato

Modulo I: I fondamenti

Modulo II: La clinica

Modulo III: La Pratica

2018- Formazione professionisti Metodo Apollo

2017- Sicurezza Alimentare e/o patologie correlate

2017- Il grano, alimento subdolo o nemico

2016- Aggiornamento in nutrizione umana

2016- Il ruolo del biologo nutrizionista nella gestione della malnutrizione

2016- 2°CONVEGNO NAZIONALE: Aggiornamento in nutrizione umana

2016- Body composition conference

2014- Fondamenti di nutrizione clinica in gravidanza

2014- 9° Corso di Aggiornamento e Formazione in Alimentazione e Nutrizione Umana

2014- Consulente in igiene degli alimenti e gestione del sistema H.A.C.C.P.

2013- Trattamento dell’obesità, dei disturbi dell’alimentazione e dell’immagine corporea

2013- La clinica dell’obesità: aspetti medici, psicologici e psicodinamici

2012- Analisi della composizione corporea con bioimpedenziometria convenzionale e vettoriale

2012- Dal naturale all’artificiale in nutrizione pediatrica

2012- Disbiosi intestinale e patologie correlate

2012- La qualità della vita nelle malattie neoplastiche

2011- Igiene degli alimenti e Principi di dietetica

2011- Corso di Perfezionamento in “Educazione alimentare e prevenzione delle malattie dismetaboliche”

2010- Corso di Perfezionamento in “Alimentazione, alimenti funzionali e prodotti nutraceutici”

– Autosvezzamento:come supportare l’autoregolazione

– Metodo Apollo: diagnosi, integrazione e nutrizione per la gestione della Psoriasi

– L’impatto della nutrizione nella PMA

– Allergie e intolleranze alimentati, dal sospetto clinico alla conferma diagnostica

– Promuovere se stessi: dalla carta all’uso dei social”

– Gravidanza e allattamento

– Svezzamento e prima infanzia

– Equilibrio e benessere intestinale nell’atleta:con approfondimenti terapeutici

– Alimentazione e donna

– Nutrizione del cane nella pratica clinica

– Nutrizione ed integrazione nel paziente oncologico

– Equilibrio e benessere intestinale:con approfondimenti terapeutici

– Menopausa: viverla senza stress con la giusta alimentazione

– Fertilità: ruolo chiave nella nutrizione

– Le diete chetogeniche: basi teoriche e applicazioni pratiche

– Nichel ed alimentazione, oltre la dieta ad esclusione

– Trucchi e Segreti del Dimagrimento a Lungo Termine

– L’approccio evolutivo (Paleo) nelle malattie autoimmuni

– Tiroide e alimentazione funzionale

– Basi di nutrizione negli sport di endurance

– Basi di nutrizione negli sport di potenza

– Assetto lipidico, funzionalità renale, epatica e tiroidea. Indagini emato-chimiche e loro interpretazione

– Attivazione della biogenesi mitocondriale: come sbloccare il metabolismo

– Motivare & comunicare

– L’alimentazione negli sport alternati: calcio, nuoto, tennis, pugilato, canottaggio, hockey

– Strategie nutrizionali per l’aumento di peso: il trattamento dietetico per gli ectomorfi

– La cronomorfodieta

– La sindrome della permeabilità intestinale, celiachia, sensibilità al glutine, spettro autistico, micotossine e tolleranza immunologica

  • Veropalumbo E., Marrone A., Vallefuoco L., Perruolo G., Orlando R., Scordino F., Tosone G., Zampino R., Trani B., Genovese A., Spadaro G., D’Orio C., Portella G. (2010)  Immunocompromised patients with HBsAg a determinant mutants: comparison  of HBsAg diagnostic assays. Intervirology , 53 (3): 183-87.
  • Zampino R., Marrone A., Merola A., Trani B.,  Cirillo G., Karayiannis P., Coppola N., Zappalà R., Utili R., Ruggiero G., Adinolfi L.E. (2009). Long-term outcomes of Hepatitis B and Hepatitis C virus co-infection  and single HBV infection acquired in youth. Journal of Medical Virology, 81: 2012-20.
  • Gambi M.C., Trani B., Cigliano M., Zupo V. (2006). The “Kriging” approach to the study of the relationships between Posidonia oceanica meadows structure and distribution of the associated fauna: an example with borer polychaetes. In Gambi M.C. et al. (Eds), Proceedings MSW 2006. Biologia Marina Mediterranea, 13 (4): 139-144.
  • Gambi M.C., Trani B., Buia M.C. (2005).Taxonomic diversity and distribution  of polychaete and isopod borers on the sheaths of the seagrass Posidonia oceanica: analysis at regional scale along the coast of Sardinia (Italy). Italian Journal of Zoology, 72: 141-151.
  • Gambi M.C., Trani B., Buia M.C. (2004) -Distribuzione e significato ecologico degli organismi perforatori delle scaglie di Posidonia oceanica: analisi a scala regionale lungo le coste della Sardegna. Biologia Marina Mediterranea, 11 (2): 430- 435.

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